Nel più completo silenzio delle organizzazioni sindacali, in questi giorni sta arrivando a conclusione l’iter del maxi-appalto da 150.000.000 di euro che affida ai privati la raccolta dei rifiuti sia differenziati che indifferenziati delle utenze non domestiche (bar, ristoranti, esercizi commerciali, uffici).
L’appalto, giustificato con la necessità di unificare tempi e modi di raccolta in queste utenze, in realtà è il primo tassello del processo di privatizzazione e spezzettamento dell’azienda. Gli altri segnali già ci sono: dal progetto di ridimensionamento o cessione degli I.V.R.D. (impianti del multimateriale di Rocca Cencia e di Laurentina), alla cessione degli impianti all’ACEA.
Il tutto mentre la raccolta porta a porta segna il passo con interi quartieri in rivolta, le postazioni di cassonetti assomigliano sempre più a mini-discariche.
L’amministrazione comunale, che a parole parla di rifiuti zero, di piani fantasmagorici (domus condominiali, raccolta hi-tech) e di rilancio dell’azienda pubblica, in realtà prosegue quanto iniziato dalle amministrazioni Alemanno e Marino, cioè lo smantellamento dell’azienda e la svendita ai privati.
Mentre Comune e Azienda procedono speditamente verso la liquidazione, le OO.SS. che siedono ai tavoli di trattative tacciono e impediscono alle R.S.U. elette ad ottobre scorso di riunirsi e di discutere del futuro dell’azienda.
Oggi non è in gioco solo il nome o il carattere dell’azienda (pubblico o privato)ma l’esistenza di essa stessa, quindi il nostro lavoro, lo stipendio, e non solo.
Le chiacchiere stanno a zero e le promesse non ci bastano più: è l’ora dell’azione e della mobilitazione a partire da ogni zona, officina, stabilimento, impianto, ufficio per fermare questa deriva.
Ora o mai più! Uniamo tutte le nostre forze a prescindere dalla sigla sindacale di appartenenza, uniamoci a tutti i lavoratori delle aziende pubbliche del Comune di Roma.
FERMIAMOLI ORA!!!
COBAS AMA