Unicoop Tirreno: fuga dal Lazio e contratto integrativo a rischio. Cessione di 8 punti vendita, l’inizio di una nuova ritirata

Unicoop Tirreno consegna ai suoi soci un altro bilancio da brivido. L’ennesimo con un meno per qualche decina di milioni di euro. E intanto mette a rischio l’occupazione di qualche centinaio di lavoratori annunciando la cessione di tutti i punti vendita del basso Lazio. In bilico anche il contratto integrativo, peraltro scaduto ormai da anni.

«Una vera e propria ritirata che mette a rischio centinaia di posti di lavoro – dichiara Francesco Iacovone, dell’esecutivo nazionale Cobas – e cerca di comprimere salari già bassi.»

«Un film già visto in Campania, dal finale purtroppo scontato – prosegue il rappresentante Cobas – e a pagare la crisi perenne, generata dalla dirigenza, sono sempre e solo i lavoratori. Togliere posti di lavoro o impoverire famiglie del Sud pontino e del frusinate, piuttosto che dei Castelli Romani, significa lasciarle scivolare velocemente sotto la soglia di povertà. Per non parlare dell’indotto e dei riflessi che questo porterà nella sede di Vignale Riotorto, sempre più sovradimensionata in relazione alle unità produttive.»

«Ora come allora lotteremo contro questa ennesima mattanza occupazionale, al fianco di chi la Coop la fa tutti i giorni. Al fianco dei lavoratori.», conclude Iacovone

Roma mercoledì 05 settembre 2018

Cobas Lavoro Privato