Unicoop Tirreno raddoppia: accordo al ribasso, nessuna garanzia sulla tenuta occupazionale e non esclude la cassa integrazione

Ieri si è tenuto l’incontro in videoconferenza sul rinnovo del contratto integrativo aziendale. La Cooperativa, senza alcuna contezza sul futuro e non considerando affatto i maggiori incassi degli ultimi mesi, in piena pandemia, vorrebbe anticipare uno scenario di crisi tutto da verificare al fine di abbassare i salari. Inoltre si lascia mano libera per operare licenziamenti e una eventuale cassa integrazione.

Eccolo il premio che pensavamo vi foste meritati per i vostri sforzi, il vostro immenso impegno e tutte le energie psico fisiche messe in campo per tenere insieme un Paese colto dalla pandemia e garantire i profitti alla Cooperativa. Un premio fatto di buste paga più leggere, possibili licenziamenti e scenari che prefigurano ammortizzatori sociali.

Un ulteriore schiaffo in faccia a chi questa Cooperativa l’ha sempre vissuta con passione e dedizione, al quale abbiamo risposto con forza e determinazione. Perché siamo convinti che i veri sprechi non stanno certo nei salari di chi si alza la mattina per andare a rischiare di contrarre il virus sul luogo di lavoro, ma sono da ricercarsi altrove: gli stipendi dei manager, gli sprechi generati dal sistema degli appalti, le troppe consulenze esterne, i benefit di chi dirige una Cooperativa che non fa utili da un’eternità.

Torneremo al prossimo tavolo, previsto per il 4 giugno 2020, con la stessa determinazione di sempre per dire no a questo scempio compiuto sulla pelle di chi fa la Coop tutti i giorni, ci mette la faccia e il cuore e non si è fermato mai. Nonostante tutto!

Roma, 28 maggio 2020

Per i Cobas del Lavoro Privato – Francesco Iacovone