Vergogna Coop: umilia la commessa per la gravissima malattia della figlia. La Coop si scusi con Anna Paola e con la figlia

 

Roberta, per tutti Robertina, ha 19 anni e dei gravissimi problemi di salute e la mamma Anna Paola, commessa alla Coop di Fiuggi, vive un percorso ad ostacoli dalla nascita della figlia, tra frequenti ricoveri ospedalieri e l‘assistenza continua di cui Roberta ha bisogno. Nonostante ciò Anna Paola è sempre stata una lavoratrice diligente e responsabile. Per l’ultimo ricovero nel nosocomio di Caserta, dove Roberta ha subito un intervento chirurgico, l’ennesimo, la commessa si è vista richiedere un certificato supplementare – oltre a quello di ricovero previsto dalla legge – che attestasse la sua presenza fisica in ospedale.

È un episodio gravissimo, ormai questa azienda ha perso ogni benché minimo barlume di umanità e utilizza i suoi richiami alla socialità e al mutualismo come meri veicoli pubblicitari, dimostrando per l’ennesima volta di essere alla stregua di tutte le peggiori aziende padronali.

Anna Paola è una nostra delegata, una gran lavoratrice che nonostante le difficoltà che deve affrontare ogni giorno. Perché la figlia non ha un raffreddore di stagione, ma una Sindrome di Down alla quale sono associati un grave ritardo cognitivo, epilessia, disturbi della sfera comportamentale riconducibile a tratti autistici e molto altro ancora. E chi l’avrebbe accompagnata a Caserta se non la mamma?

Questo comportamento di Unicoop Tirreno non è un episodio isolato, Anna Paola ha già provveduto a farsi inviare da Caserta la documentazione (non necessaria), richiesta dall’azienda. Ma noi oggi vogliamo denunciare questa grave vicenda diffondendo il video del risveglio di Robertina dall’anestesia, affinché arrivi a tutti quei dirigenti zelanti che se ne fregano delle sofferenze altrui. Che non sanno cosa sia la solidarietà umana e l’amore materno.

Cobas Lavoro Privato