Anche in Abruzzo la lotta per il rispetto del RISULTATO REFERENDARIO prosegue anche sotto le feste. Riportiamo una mail ed un comunicato dei comitati che fanno il punto della situazione. Ciao a tutti, In Abruzzo stiamo conducendo una battaglia territoriale e globale che non si è fermata nemmeno durante le feste. Forse i poteri forti pensavano che andassimo in ferie ma così non è stato. Il Commissiario regionale messo a capo di una ristrutturazione che ha imposto un Ato Unico voleva che le ASSI (Assemblee provinciali dei sindaci previste dalla legge Regionale), approvassero in tutte le Province i Piani d’Ambito senza Vas e Vinca, senza togliere la remunerazione del capitale, senza indice Mall, a copertura di investimenti pagati da tutti e mai effettuati negli anni.E con aumenti anche retroattivi (2009-2027)
Nel Chietino la nostra forte presenza nelle vicende (presidi costanti, volantinaggi,etc), pur non riuscendo ad impedire l’approvazione del Piano, ha spiazzato le consorterie, ci ha rafforzati ed ora più di un sindaco, comincia ad avere delle perplessità e ci chiede cosa fare. Siamo stati in grado comunque di rispondere con una azione ( volantinaggio casa-casa nei paesi dei sindaci più coinvolti nell’approvazione) ed una controproposta utile a riaprire i giochi.
A Pescara per ben due volte l’adozione del Piano è stato rinviato. A partire da una particolare gravità della situazione gestionale dell’Aca e dal fatto che molti comuni (che abbiamo definito apolidi perché non potevano votare né alla Assemblea della provincia di Chieti né in quella di Pescara ) abbiamo agito e siamo riusciti a far pesare le nostre considerazioni e proposte.
Ottenuto un tavolo di confronto con i sindaci forse c’è la possibilità di ottenere la Vas e la Vinca, di togliere la remunerazione del capitale ed anche di far abbassare l’aumento proposto. Condizioni indispensabili per lavorare concretamente sul sodo e sul processo di ripubblicizzazione .
Comunque dalle due iniziative di lotta natalizie veniamo fuori rafforzati socialmente e politicamente perché:
-dimostriamo che quando si agisce in concreto le acqua si muovono
-perché per la prima volta da tempo si sentono anche sindaci o delegati che si oppongono e che, in modo diversificato, appoggiano le nostre richieste
– perchè abbiamo sintetizzato una programma minimo di richieste valide per tutti nel confronto con il potere locale. Programma minimo che ha messo insieme sia le esigenze strutturali di gestione che quelle ambientali e sociali della stessa.
L’attenzione generale mostrata da cittadini, forze sociali e politiche e dai mas-media ci conferma ancora una volta di quanto le battaglie sull’acqua bene comune aggreghino e aprino spazi e varchi nuovi per il futuro.
Le mobilitazioni hanno visto convergere temi e forze che da diversi punti di vista hanno sostanziato la nostra opposizione e rimesso insieme,oltre che i cittadini, una gran parte della alleanza referendaria: dal Wwf all’ Abruzzo Social Forum, da sindacati( CGIL e Cobas ) ad associazioni cristiane come Pax Christi a partiti ( soprattutto Rifondazione Comunista ed a Lanciano anche di qualche Verde e Sel ).
La segreteria operativa della campagna
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