Chiusure domenicali: il gioco dell’oca del Governo, si torna alla casella di partenza

L’ennesima promessa non mantenuta da questa maggioranza in eterna campagna elettorale. Lo stop di Andrea Dara, relatore del testo che aveva sintetizzato le proposte esistenti, è il chiaro segnale che ci racconta di un governo in continuità con le politiche liberiste dei governi che lo hanno proceduto e subalterno alle multinazionali della GDO. Il relatore se la cava così: “Provvedimento cambiato totalmente, bisognerà risentire le associazioni coinvolte”. Un gioco dell’oca che suona come un’enorme presa in giro per gli oltre tre milioni di lavoratori del commercio, illusi dalle solite promesse che non danno mai seguito a provvedimenti concreti. 

«Mario Monti ha fatto un decreto in quattro e quattr’otto che ha portato un intero settore all’inferno – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – e il Governo del cambiamento ha partorito una proposta in commissione alla Camera, che di fatto proteggeva già lo strapotere delle multinazionali del commercio che stanno mettendo sul piatto tutto il loro peso specifico, per poi disfare tutto in un attimo e dichiarare che si torna alla casella di partenza.»

«Luigi di Maio continua a dimostrarsi uno che promette e non mantiene – prosegue il rappresentante sindacale – perché le sue promesse me le ha fatte viso a viso e le hanno ascoltate milioni di lavoratori del settore. Era chiaro sin da subito che ci trovavamo di fronte alla sua mera eterna campagna elettorale, visto lo strumento legislativo scelto».

«Nelle audizioni parlamentari l’unica voce che manca è quella dei lavoratori. Sempre. E allora programmeremo un’iniziativa per portare questa categoria sotto il Ministero dello Sviluppo Economico a gridare forte tutto il suo disagio.» – conclude Iacovone

Roma, giovedì 18 febbraio 2019
Cobas Lavoro Privato