Cobas AMA – Genova per noi

Cosa diremo ai famigliari e agli amici di Mirko, Bruno e Sandro, i nostri colleghi scomparsi sotto il crollo del Ponte Morandi?

Potremmo sostenere, come fa il CNR, che serve un piano Marshall per sostituire gran parte delle infrastrutture: in moltissimi casi i costi prevedibili per la manutenzione straordinaria che sarebbe necessaria a questi ponti superano quelli associabili alla demolizione e ricostruzione. A noi però interessano altre cose. Quelle vite umane che vengono spezzate perché chi ci governa ha deciso altre priorità.

 “La rimessa Campi – dove lavorano i nostri colleghi di Genova – negli ultimi due anni era stata colpita da pezzi di ferro che cadevano dal viadotto, tanto che, oltre alle reti, era stato necessario montare a protezione una struttura fatta da impalcature e che obbligasse il transito di mezzi e lavoratori in un solo punto”.

Siamo di fronte all’ennesima tragedia inevitabile? O siamo di fronte all’ennesimo e certo omicidio sul lavoro? Se si sapeva, e si sapeva, si è complici! Lo stesso vale per tutte le altre vittime del crollo.

Troppe, sono sempre troppe le vite da pagare per le scelte di governi che non mettono mai al primo posto le priorità giuste: lavoro, sicurezza e salute.

NOI SI! NOI ABBIAMO QUESTI VALORI AL PRIMO POSTO E NON BASTERÀ IL LUTTO ANCHE QUESTA VOLTA.

 COBAS AMA ROMA