Cobas – Ora e sempre a fianco di Nicoletta Dosio

La conosciamo da tanti anni, che per lei sono sempre stati anni di impegno in tutte le lotte che hanno visto da una parte le lavoratrici ed i lavoratori, e dall’altra i padroni pubblici e privati.

Nicoletta non ha mai smesso di essere ogni giorno della sua vita da una parte sola, quella degli oppressi, dei loro bisogni, senza chiedersi quanto costa e quanto grandi fossero gli interessi economici e speculativi del partito trasversale degli affari.

Ha rappresentato e rappresenta una spina nel fianco di tutti i progetti di devastazione ambientale e sociale, e la battaglia di popolo contro il TAV è solo una delle tante in cui ha dato prova di coraggio e di pacifica e serena determinazione.

Per questo il gesto efferato di aprirle le porte del carcere non è altro che l’ennesimo atto arrogante del potere: la messa a nudo della disponibilità degli apparati a superare ogni limite nella costruzione dell’odio e del castigo vessatorio verso chi esprime istanze di liberazione.

Sappiamo che incarcerare Nicoletta serve: a giustificare le tante incarcerazioni in contemporanea di militanti ambientali e sociali, a rendere non incredibile ma quasi ineluttabile la sottrazione sistematica di diritti civili come strumento di lavoro ai fianchi, a incrementare la brama trasversale di avviare e riavviare produzioni di morte e di sottomissione dei territori anche a costi sempre più elevati di militarizzazione e di depauperamento democratico.

Ma sappiamo anche che più insistono nel voler imporre e diffondere il loro silenzio autoritario, il loro nulla sociale, più chiare e precise risultano le parole e le azioni di chi continua a proporre ed a costruire comunità solidale e sociale, di persone vive, libere e pensanti.

31 dicembre 2019

Confederazione Cobas Torino