A seguito delle assemblee svolte con i lavoratori in data 13 aprile indette dai Cobas si è deciso di mettere in piedi tutta una serie di iniziative inerenti il rinnovo contrattuale ormai fermo da 6 anni.
I referenti dei Cobas presenti hanno spiegato come l’attività sindacale da svolgersi all’interno di Sicuritalia sia in discontinuità con quanto i lavoratori hanno visto fino ad oggi con altre sigle del sindacalismo di base. Ci sarà l’impegno a valutare con i nostri legali l’eventuale possibilità di subentrare sulle cause per il riconoscimento delle differenze negli emolumenti pagati nei cinque anni di conteggio già effettuati, qual ora come sembra l’avvocato precedente tardi ancora a portare avanti le azioni legali.
Nell’affrontare la questione del rinnovo contrattuale si è valutato come in tutti questi anni il sindacato confederale sia stato assente se non fin troppo timido nelle rivendicazioni per migliorare un contratto ritenuto ormai uno dei peggiori esistenti sia in termini salariali sia in termini normativi. Come Cobas nei prossimi giorni appronteremo una piattaforma rivendicativa per il rinnovo che tocchi. I temi di un giusto aumento dei salari, visto la crescita esponenziale dell’inflazione e dei prezzi dei beni di prima necessità. Ma a questa richiesta di pari passo non si può non mettere mano alla parte normativa. E come abbiamo affrontato durante la riunione abbiamo la necessità di individuare come controparte non solo i soggetti datoriali delle varie aziende di vigilanza, ma anche la parte istituzionale nella figura del ministero degli interni. Per questo si è deciso insieme ad altri territori dove come Cobas siamo già presenti all’interno degli istituti di vigilanza (Lazio, Campania, Puglia e Reggio Calabria per esempio) di arrivare verso settembre/ottobre ad organizzare una mobilitazione di piazza a Roma nazionale per chiedere un’interlocuzione alle istituzioni.
Per fare tutto questo, dopo aver ribadito che indicheremo e nomineremo due lavoratori come RSA per i Cobas, sicuramente serve la condivisione a parte della maggioranza dei lavoratori di queste idee e di questo percorso.
Solo così possiamo costringere Sicuritalia, tutte le aziende del settore e i sindacati confederali a rispettare i diritti dei lavoratori. Per questo il 2 maggio saremo presenti come lavoratori aderenti ai Cobas ad eventuali iniziative di piazza indette da CGIL-CISL-UIL in merito al loro sciopero nazionale.
Siamo sicuri che uniti possiamo contare
Milano, 20 APRILE 2022
COBAS del lavoro privato Milano