Elezioni RSU in AMA – Tempo di bilanci…

Prima delle elezioni di solito è tempo di bilanci per chi come Cgil, Cisl, Uil e Fiadel ha firmato accordi che hanno influenzato in maniera determinante la nostra vita e si appresta a chiederci nuovamente il voto. Iniziamo con la Cisl, che come tutte le altre sigle ha firmato i suddetti accordi ma in più è stata attraversata da alcune vicende giudiziarie ed espulsioni di facciata.

Tra il 2011 e il 2012 infatti, anno conclusivo della trattativa che ha trasformato il nostro contratto da part-time a full-time col mantenimento del baricentro domenicale senza che nessuno si prendesse la briga di dircelo, c’è stata la cacciata di Marozzi.

Dimissionario dopo l’intervento del (fu) segretario nazionale Bonanni a seguito dello “scandalo promozioni” e poi esule presso la Fiadel  col suo seguito di tessere, fece da capro espiatorio. Negli stessi anni viene assunta la moglie di Bonfigli alla Roma Multiservizi e nel 2014 per l’inchiesta archiviata a seguito dello scandalo promozioni.  Bonfigli, a detta delle indagini,  si firma la delibera con cui si auto assegna 46mila euro di risarcimento spese legali con i soldi dei tesserati Cisl (anche Ama quindi).

Tra il 2014 e il 2016 firmano tutti gli accordi che prevedono i trasferimenti di massa da una zona all’altra per far partire il servizio Porta a Porta senza batter ciglio né sui trasferimenti né sui carichi di lavoro previsti dal nuovo servizio. Nello stesso periodo la segreteria Cisl firma l’accordo e tutte le proroghe che ai colleghi degli impianti “concedono” straordinari obbligatori e un’indennità provvisoria in cambio della loro salute.

Sotto la giunta Marino e i continui attacchi a mezzo stampa che ci dipingono come fannulloni, non una sola nota come sindacato in nostra difesa.

Tra settembre e ottobre 2016 si spendono in tutte le autorimesse, zone, uffici per le assemblee e le votazioni per il rinnovo del CCNL subendo la sonora sconfitta col 70% di NO all’accordo ma poi alla riunione nazionale del 20 ottobre sono i primi a chiedere lo scioglimento delle riserve all’accordo tradendo di fatto il nostro voto.

Nel 2017 arriva la cacciata di Bonfigli, che come riportato sulla stampa risulterebbe indagato tra l’altro per alcuni appalti Ama, attraverso l’intervento diretto della segreteria nazionale.

Abbiamo ancora voglia di far sì che questa gente rappresenti i lavoratori e le lavoratrici  nelle trattative aziendali? Vogliamo davvero arrivare a perdere tutti i nostri sudati diritti e peggiorare ulteriormente le nostre condizioni di lavoro?

SE PENSI CHE NON DEBBA ESSERE COSì, DA LAVORATORE A LAVORATORE, VOTA ALTERNATIVO, VOTA COBAS!

COBAS AMA

PER INFO E CONTATTI: cobas.ama@libero.it 338/4096166; 388/9351700

Cobas_ama_volantino 3 agosto 2017 per sito

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