“l Diavolo veste Calvin Klein”. La denuncia Cobas: il brand persevera in condotte vessatorie contro una giovane mamma

Come il detto che recita “Errare è umano, perseverare è diabolico”, PVH Italia – Gruppo Calvin Klein, già passato alle cronache per il caso di Castel Romano Outlet, oggi ripercorre passi analoghi sempre ai danni di una lavoratrice madre.

Dopo essersi vista proporre una risoluzione contrattuale “per incompatibilità ambientale”, in quanto ritenuta antipatica allo staff, una lavoratrice di Salerno è stata vittima di una serie di ingiustificati attacchi di ogni sorta.

“Demansionata di fatto, isolata e costretta al silenzio dai colleghi, calunniata, privata del diritto al riposo domenicale, privata del diritto all’allattamento, costretta a turni discriminatori, queste le più evidenti ed inaccettabili vessazioni che la lavoratrice ha subito in questi mesi.”, dichiara Maria Sarsale dell’Esecutivo Cobas del Lavoro Privato. E aggiunge “Stando ai budget, la lavoratrice è una delle miglior venditrici dello store, la sua unica colpa è stata la richiesta di maggior supervisione da parte dell’area manager sui turni imposti dalla direttrice all’interno del punto vendita”.

L’O.S. Cobas ha tentato in più di un’occasione di interloquire con l’azienda al fine di cessare queste condotte, che minano non solo la serenità dell’ambiente di lavoro, ma la salute stessa della dipendente, senza trovare in PVH alcuna volontà in questo senso, che al contrario manifesta in più modi quella di estromettere la lavoratrice, senza alcuno scrupolo degli strumenti adottati.

“Come organizzazione sindacale riteniamo messa in discussione la dignità stessa della persona oltre che il posto di lavoro – dichiara Sarsale – e pertanto metteremo in campo ogni azione sindacale e legale che riterremo atta a denunciare queste condotte vessatorie, che ad oggi ci appaiono come il vero tratto distintivo del brand Calvin Klein”.

Roma 29 agosto 2019

Cobas Lavoro Privato – Settore Commercio