Non è la prima volta e speriamo non sia nenache l’ultima. Uno dei più accaniti revisori dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici PIETRO ICHINO è stato contestato oggi all’Università di Napoli da studenti e precari. L’iniziativa era stata organizzata per permettergli di presentare un libro, l’ennesimo, in cui avrebbe fatto bella mostra nel sostenere i radicali mutamenti necessari nel mercato del lavoro per favorire la ripresa.
Non è andata così fortunatamente e anche stavolta si è beccato una contestazione. Arriverà il tempo in cui le sue iniziative non saranno nemmeno in agenda. Nel frattempo il suoi compagni di partito fautori delle liberalizzazioni e dei megaprogetti inutili oltre a stigmatizzare la contestazione hanno solertemente ricordato le minacce ricevute dal professore in passato dalle nuove BR. La linea del PD è chiara : criminale chi contesta, innovatore chi precarizza e devasta diritti e territorio!
Leggi l’articolo in attesa dei comunicati dei contestatori Napoli :Ichino contestato all’Università
Cori e striscioni contro il senatore Pd e giuslavorista
«La tua riforma ci precarizza». Lui: prepotenza gratuita
NAPOLI – Pietro Ichino contestato a Napoli. Il senatore Pd e giuslavorista era ospite oggi pomeriggio, venerdì, dell’ateneo Federico II. È stato preso di mira da un gruppo di 50 persone, tra studenti dei collettivi e precari della Rete Reclaim, alcuni dei quali facenti capo al centro sociale Insurgencia. Il senatore – tra i promotori della riforma del mercato del lavoro – stava presentando il suo libro Il coraggio delle scelte invitato dall’associazione «Elaborando». Gli studenti ed i precari hanno fatto irruzione nell’aula Pessina al corso Umberto I, dove si svolgeva l’happening, interrompendo i lavori ed esponendo uno striscione con la scritta «Diritti e precarietà non pagheranno la crisi». Hanno poi lento un lungo comunicato contro la precarietà. Alla presentazione del volume era presente anche la segretaria della Uil Campania, Anna Rea., e diversi docenti universitari.
«LA SUA RIFORMA PRECARIZZA ANCORA DI PIU’» – «La proposta Ichino sulla riforma del mercato del lavoro – spiega Eleonora de Majo della Rete Reclaim – prevede questioni come il contratto prevalente con la flessibilità in uscita che non fanno altro che strutturare la precarietà del lavoro come permanente e la sottrazione dei diritti conquistati in decenni come condizione assoluta».
«UNA PREPOTENZA GRATUITA NEI MIEI CONFRONTI» – Ichino ha ascoltato la lettura del «comunicato» dei contestatori senza battere ciglio. «C’è stata un po’ di prepotenza davvero gratuita – ha commentato – nel pretendere di interrompere l’inizio del convegno. Nessuno avrebbe negato loro la parola e invece hanno preteso di interrompere l’introduzione al convegno». Ichino, tuttavia, ha aggiunto che «le nuove generazioni fanno bene a protestare perchè la mia generazione, quella dei 60enni, si è presa la polpa e ha lasciato loro solo gli ossicini, conditi con duemila miliardi di debito». Per il docente di Diritto del lavoro, però,«i giovani devono stare attenti a non sbagliare il bersaglio delle proteste».
RUSSO E AMENDOLA (PD): CLIMA DI INTOLLERANZA – Pronta la risposta anche del Partito democratico campano in difesa del prof, che in passato è stato minacciato anche dalle nuove Br (da allora gira sotto scorta). «Chi non ha rispetto delle opinioni altrui non ha probabilmente rispetto neanche delle proprie – affermano in una nota congiunta Enzo Amendola, segretario regionale Pd, e Giuseppe Russo, capogruppo Pd al Consiglio regionale – Gli insulti e i tentativi di ostracismo per evitare che Pietro Ichino esponesse le sue ragioni – da parte di aderenti al Centro sociale Insurgencia che ha un proprio rappresentante nel Consiglio comunale partenopeo (Pietro Rinaldi, ndr) – devono far riflettere sul clima di odio e intolleranza che si sta alimentando “ad arte” nella città di Napoli». «In democrazia – concludono – non esistono depositari della verità e solo l’esercizio libero ed autonomo della critica è un antidoto alle pulsioni violente e autoritarie».
Alessandro Chetta 20 gennaio 2012
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