IL CIPE APPROVA LA ORTE MESTRE – OPZIONE ZERO IN PIAZZA IL 14 NOVEMBRE CON LO SCIOPERO SOCIALE
Orte-Mestre: arriva il primo frutto avvelenato dello “Spacca Italia”. Grazie alla norma introdotta apposta dal ministro Lupi nel famigerato decreto, ieri il CIPE ha dato via libera al progetto preliminare “regalando” virtualmente 1,8 miliardi alla Gefip Holding di Vito Bonsignore per un’opera disastrosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro. Segno di come il Governo Renzi sia determinato ad andare avanti in una scelta folle e insensata che si spiega solo con gli enormi interessi economici che gravitano intorno alla nuova autostrada; più volte infatti i comitati e le associazioni ambientaliste hanno dimostrato, numeri alla mano, che l’opera è pericolosa e letteralmente insostenibile sotto tutti i punti di vista.
Ma tra “Spacca Italia” e Legge di Stabilità, è tutto il Paese che rischia di finire sommerso da un vero e proprio diluvio di asfalto e di cemento, oltre che di acqua e di fango.
Un attacco pesantissimo ai territori e ai beni comuni al quale i comitati e i movimenti di tutta Italia hanno deciso di dare una risposta unitaria partecipando allo sciopero sociale europeo indetto per il 14 novembre da sindacati di base, movimenti sociali, precari e studenti.
Incrociamo le braccia – Incrociamo le lotte è lo slogan che riassume il senso della giornata, perché si tratti di Jobs Act, di “Sblocca Italia”, di “Buona scuola”, piuttosto che di servizi pubblici, o di Grandi Opere il problema è uno solo: fermare le politiche di austerità concordate a livello europeo, e invertire subito la rotta prima che sia troppo tardi.
La “crisi” e il debito non sono delle fatalità e nemmeno delle maledizioni divine; sono dei meccanismi perversi attraverso i quali aumentare lo sfruttamento sul lavoro, cancellare i diritti, privatizzare i servizi e i beni comuni distruggendo i territori e la vita delle persone.
Le Grandi Opere come la Orte-Mestre stanno precisamente dentro a questa logica perché sono pensate e volute per favorire la speculazione fondiaria e finanziaria, per stornare miliardi di euro dei contribuenti nelle tasche delle mafie, delle banche e dei grandi poteri finanziari. A pagare queste scelte sciagurate sono sempre e solo i cittadini e i lavoratori con tagli ai servizi e al welfare, tasse e disoccupazione.
Per questi motivi Opzione Zero sarà in piazza a Mestre il 14 novembre, per ribadire il NO alla Orte-Mestre, ma per dire anche che la difesa dei territori e dei beni comuni sta insieme alle lotte per i diritti, per la scuola pubblica e per il lavoro degno.
E’ ora di dire basta e di dirlo tutti insieme!!
Doppio l’appuntamento che il Comitato dà ai propri sostenitori e agli altri comitati venerdì 14 novembre: alle ore 9.00 al Municipio di Mestre per partecipare al corteo cittadino organizzato dagli studenti, e alle ore 15.00 sempre in via Palazzo per una Critical Mass (biciclettata) intorno alla Città.
VEDI IL SITO DEL COMITATO OPZIONE ZERO che da anni si batte contro il MEGAPROGETTO
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