PIACENZA : UN CRUMIRO UCCIDE UN LAVORATORE DURANTE UN PICCHETTO

abelzeroPIACENZA : UN CRUMIRO UCCIDE UN LAVORATORE DURANTE UN PICCHETTO

E’ andata proprio così la scorsa notte a PIACENZA, dove nel corso di un picchetto di fronte al magazzino GLS un FACCHINO aderente alla organizzazione sindacale USB (leggi il comunicato) è stato investito da un CAMION che ha voluto forzare il presidio dei lavoratori su sollecitazione del suo CAPO. Abd Elsalam Ahmed Eldanf lascia una famiglia con 5 figli.

Il lavoratore era dipendente della società SEAM (appaltatrice della GLS). Da giorni i lavoratori erano in lotta per richiedere il rispetto degli accordi sottoscritti dall’Azienda e in particolare sulle assunzioni dei precari a tempo determinato.

Il fatto è avvenuto sotto lo sguardo delle forze dell’ordine che presidiavano l’area e nonostante queste ultime continuino a dire che nel momento dell’omicidio non erano in corso picchetti sappiamo con certezza che la responsabilità e tutta a carico del CRUMIRO che ha voluto forzare la situazione su incitazione del proprio capo/padrone.

abdel-ritrattoUn lavoratore oggi muore in molti modi. Muore soprattutto di lavoro, quasi ogni giorno, perché non vengono rispettate le norme sulla sicurezza. Adesso sappiamo – ed erano molti anni che non accadeva – che si muore anche lottando di fronte ad un posto di lavoro.

Nel settore della logistica da anni, migliaia di lavoratori e lavoratrici, stanno lottando duramente contro le imprese per conquistare diritti e salario. Prevalentemente organizzati dai Sindacati di Base e dai Cobas le loro lotte hanno visto centinaia di scioperi locali e nazionali, picchetti manifestazioni, licenziamenti e giornate durissime di lotta. L’arroganza delle imprese che gestiscono il settore della logistica e dei trasporti e delle società della grande distribuzione che appaltano loro servizio sfocia spesso nel mancato rispetto degli accordi sottoscritti e nei licenziamenti. Queste lotte durissime però hanno prodotto tante conquiste, mai definitive purtroppo, in un settore segnato dalla precarietà dei contratti e dallo sfruttamento.abdel-2

L’uccisione del lavoratore egiziano, quindi è frutto di questo clima di lotta e non di eventi fortuiti.

In tutta Italia dal momento della sua morte si stanno svolgendo scioperi e manifestazioni al grido di “SCHIAVI MAI” a testimonianza dello sdegno e della rabbia che ha creato.

I COBAS del LAVORO PRIVATO si uniscono alla famiglia del lavoratore e alle manifestazioni attualmente in corso.

Di seguito una serie di link che raccontano della vicenda

http://contropiano.org/editoriale/2016/09/17/morte-abd-elsalam-oltraggio-83581-083581

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/piacenza-il-fratello-dell-operaio-ucciso–in-egitto-era-professore-morto-per-difendere-il-lavoro/251985/252155?ref=HRER3-1abdel1

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/piacenza-la-denuncia-del-testimone-il-nostro-collega-e-stato-ucciso-dall-azienda/251980/252148?ref=vd-auto&cnt=1


I Cobas di Bologna esprimono dolore e rabbia per la morte del lavoratore Abd Elsalam Ahmed Eldanf di 53 anni, che lavorava per la Seam in appalto della GLS, travolto da un camion durante una manifestazione di lotta per i diritti e salario presso il magazzino GLS di Piacenza e parteciperanno al presidio davanti alla Prefettura di Bologna alle ore 17 accanto al sindacato Usb che conduceva la lotta.

Sappiamo che i blocchi e le lotte della logistica e trasporti sono dure, mancano legalità e rispetto della dignità del lavoro in tanti magazzini sparsi nelle periferie  e negli Interporti delle nostre città, molti non sanno che dentro a quei luoghi di lavoro lo sfruttamento è altissimo in specie perchè vi sono tante e tanti lavoratrici /ori stranier* che accettano, pur di lavorare, situazioni precarie ricattati da datori di lavoro come cooperative, consorzi e clienti che guadagnanao cifre astronomiche, evadono tasse e non rispettano i contratti nazionali, cambiano appalto in continuazione pur essendo sempre le stesse persone a gestire l’affare.

Le lotte degli ultimi anni della logistica trasporti stanno cambiando le cose, i datori di lavoro vedono che parte dei loro guadagni devono andare giustamente a chi lavora per loro, e non lo accettano.

Le lotte sono dure ma vanno fatte, ma la morte non non la accettiamo, non si può essere martiri solo perchè devi avere ciò che ti spetta in un paese di diritto.

Un abbraccio a Abd Elsalam Ahmed Eldanf, alla sua famiglia le nostre condoglianze e al sindacato Usb solidarietà.

15 settembre 2016

Cobas Bologna

Be the first to comment on "PIACENZA : UN CRUMIRO UCCIDE UN LAVORATORE DURANTE UN PICCHETTO"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*