Non passa giorno che morte e distruzione colpiscono il “ bel Paese” : dalla Liguria alla Calabria e Sicilia , passando per ogni regione , il territorio è tutto uno sconquasso impressionante.Immagini che fino a qualche tempo fa appartenevano al 3° mondo , sono diventate la quotidianità , senza che alcuno – governo , regioni , enti locali – alzino un dito , almeno per limitare i danni.
Si interviene sempre dopo e male nell’emergenza , cessata la quale ci si dimentica in fretta mentre le cose peggiorano di gran lunga, così come il magna-magna connesso alle disgrazie.
La vera emergenza a cui mettere mano è il riassetto idrogeografico-ambientale-culturale , per mettere in sicurezza il Paese , non piangere più morti e miserie, tale da dare da lavorare s centinaia i migliaia di giovani e tecnici di tutti i territori.
Oltre a prodigarci, come sempre facciamo per soccorrere e risistemare , dedichiamoci a progettare dal basso il risanamento dei nostri territori, coinvolgendo giovani e volontari in questa grande impresa , per imporre ai poteri questa impellente necessità e volontà popolare.
Dal 28/11 al 10/12 a Durban in Sud Africa si tiene la 17° Conferenza Mondiale sul Clima, dove governi ed esperti analizzeranno lo stravolgimento dovuto ai cambiamenti climatici, salvo non
prendere mai decisioni atte ad impedire il ripetersi di quelle tragedie.
E’ risaputo che lo sfruttamento bestiale dell’umanità e della natura – con il carico di industrie pesanti, energie fossili , deforestazioni, agricoltura intensiva , guerre e materiale bellico – sono la causa principale della progressiva devastazione globale.
In questa occasione , insieme ai militanti anticapitalisti e ambientalisti che contesteranno direttamente il summit a Durban, prepariamo iniziative per denunciare quanto accade in Italia e prepararci ad invertire la rotta che ora ci condanna a pagare la crisi e a perdere tutto, anche la vita , in una giornata di pioggia intensa.
Roma 23.11.2011 CONFEDERAZIONE COBAS
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