PISA, rifiuti: IL COMUNE SVENDE ECOFORSERVICE

Dpisaopo l’areoporto Filippeschi svende le quote azionarie nell’igiene ambientale (Ecoforservice)

Il Comune di Pisa, che con quello di Pontedera detiene quote azionarie significative di Ecoforservice, vuole dismettere la sua partecipazione dalla società e pretende il pagamento delle azioni entro l’anno; il capitale pubblico oggi è pari al 60% delle azioni, il restante 40% detenuto da banche e soci privati ma presto i privati avranno la maggioranza.
Già alla fine del 2013, con delibera di giunta(n. 82\2013) votata anche da Sel (oggi all’opposizione), l’Amministrazione comunale di Pisa decise di vendere le sue quote azionarie e il 22 Gennaio 2015 è stata inviata una lettera al presidente del cda Ecoforservice a firma del sindaco di Pisa Marco Filippeschi
In questa lettera, il sindaco richiama la delibera di fine 2013, ove si dice espressamente che mancano i presupposti per mantenere la partecipazione azionaria in Ecoforservice, e chiede ad Ecoforservice di liquidare le azioni entro l’anno 2015
A questo punto sorgono spontanee alcune domane premettendo che quanti oggi sono all’opposizione non hanno mosso un dito per contrastare la vendita di azioni in una società che impiega oltre 60 dipendenti. Il Comune di Pisa non ha esercitato alcun controllo su Ecoforservice in questi anni ma nonostante il suo inaccettabile disimpegno continua a mantenere un suo rappresentante nel cda.

Al di là delle disquisizioni legislative, è di inaudita gravità la decisione del Comune dii Pisa di disinteressarsi a una società che con la uscita di uno dei suoi principali azionisti si troverebbe in grave difficoltà; la riduzione del capitale sociale consegnerebbe l’azienda nelle mani delle banche che hanno finanziato alcune opere di ammodernamento indispensabili per il rispetto delle normative vigenti in materia di igiene ambientale e smaltimento dei rifiuti industriali e sarebbero anche a rischio i posti di lavoro.

La scelta di abbandonare una società favorisce la privatizzazione o meglio il controllo azionario da parte delle banche e di monopoli di una azienda costruita con soldi pubblici.

Pensiamo che dalla vendita delle quote azionarie il comune di Pisa possa trarre beneficio per coprire i buchi di operazioni non andate a buon fine come quella della sesta porta o per investire in una inutile opera come il people mover i costi della quale sono aumentati a dismisura e ricadono per lo piu’ sui cittadini pisani- L’Amministrazione comunale di Pisa non razionalizza funzioni e gestione delle società partecipate, favorisce bensì le privatizzazioni e mette a rischio decine di posti di lavoro

Cobas Igiene ambientale- cobas lavoro privato

www.cobaspisa.it  –   email confcobaspisa@alice.it

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