Poste Italiane – Alcune ragioni per dire NO alle prestazioni aggiuntive

RECAPITO

Ricordiamo ai lavoratori che le assenze per ferie estive e tutte le assenze pari o superiori a 15 giorni devono essere sostituite con il personale di scorta o attraverso il ricorso alle fattispecie di lavoro flessibile (CTD), pertanto in questi casi invitiamo i lavoratori a non effettuare la prestazione ripartita per i seguenti motivi 

  • Si preclude la possibilità di assunzione ad un disoccupato.
  • Si avalla il concetto di flessibilità (più mansioni in meno tempo con conseguente aumento dello stress psicofisico).
  • Si giustificano i tagli occupazionali delle riorganizzazioni.
  • Si subordina il godimento delle ferie alla disponibilità del collega, pregiudicando un diritto inalienabile.

 BANCOPOSTA

Anche qui le ferie sono diventate oggetto di indecenti obiettivi legati a budget aziendali ed a lauti premi per i dirigenti mentre le lavoratrici ed i lavoratori vengono sottoposti a continui distacchi e straordinari full-day per sopperire alle carenze strutturali.

 IN TUTTI I SETTORI PRODUTTIVI

Le richieste di straordinario e prestazioni aggiuntive sono illegittime in questo periodo di emergenza sanitaria perchè espongono i lavoratori a rischio contagio e nel caso della prestazione ripartita obbliga più persone a lavorare su un’unica postazione così da infrangere la distanza di un metro.

SCIOPERO DELLE PRESTAZIONI STRAORDINARIE E AGGIUNTIVE

dal 19 GIUGNO al 19 LUGLIO

(LA REGIONE LIGURIA TERMINA IL 15 LUGLIO)

IN TUTTI I SETTORI ED IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

 Invitiamo tutti i lavoratori stabili a sostenere questa lotta ed a creare posti di lavoro mettendo in evidenza le diffuse carenze strutturali e rispedendo al mittente ogni richiesta di prestazione straordinaria ed aggiuntiva.

IL LAVORO SI CREA LAVORANDO MENO

 

COBAS Poste              CUB Poste              SICOBAS Poste              SLG-CUB Poste