SALVINI A ROMA ? Ci vediamo il 28 Febbraio.

maiconsalviniDopo una vita di insulti a tutto ciò che fosse diverso dal cortile della propria abitazione nella misera e nebbiosa pianura padana, l’unica cosa che non potrebbero fare un leghista del nuovo millennio, sarà camminare a Roma senza ricevere l’improperio di una città che li odia. E’ non è campanilismo.

Dopo un decennio di mazzette, sistemazioni in aziende partecipate, illegalità diffuse e/o grandi traffici di cocaina, l’unica cosa che non i fascisti non potrebbero fare è camminare per le strade a rivendicare legalità e sovranità, magari contro quegli immigrati clandestini sui quali hanno mangiato per anni (in quel connubbio mortale con i poteri della sinistra istituzionale emersi nella inchiesta MAFIA-CAPITALE).

Abbiamo usato il condizionale. Innanzitutto perchè il popolo come insegna Nino Manfredi…ha la memoria corta. Pronto ad assaltare i rifugi dei più deboli per non avere il coraggio di colpire il potere. Imperterriti nella loro incapacità di vederele cifre dell’inganno con il quel i fascisti, le cooperative, la politica ha continuato per anni a concentrare campi rifugiati, campi rom, dentro le periferie per ESTORCERE SOLDI PUBBLICI, con i quali invece avrebbero potuto risolvere i problemi legati alle integrazioni ma anche riqualificare le periferie.

L’allenza LEGA NORD – FASCISTI DI CASAPOUND è un perfetto disegno del secolo scorso. Quando per arginare le lotte operaie e contadine post-Prima Guerra Mondiale e la crisi economica che ne conseguì, gli imprenditori inventarono il fascismo e lo usarono contro gli scioperi operai. Nella crisi del nuovo millensalvininio, manca sicuramente la classe operaia (protagonista in negativo per la serie di sconfitte che continua a subire). Ma non mancano i disegni di chi vuole incanalare il malcontento indirizzandolo nuovamente verso un nazionalismo/populismo che in altri paesi d’europa ha fatto breccia.

CONTRO L’EURO E LA PRECARIETA’…dice il leghista, dimenticando di aver fatto parte di quei Governi che non solo hanno gestito  le privatizzazioni e i tagli per rimanere nell’Europa ma hanno anche precarizzato il precarizzabile nel mondo del LAVORO/NON LAVORO. Non ci risultano voti contrari alle norme di MARONI o di SACCONI.  Ma si tratta solo di una delle possibili citazioni.

Il popolo (da qui il condizionale d’apertura) ricorda poco. Straziato dalla carenza di servizi e da una classe politica buona solo ad ingrassare i propri portafogli. abruzzo

Come ricorda poco che i fascisti a Roma han mangiato e si sono ingrassati proprio come quella classe politica che (demagogicamente) vorrebbero combattere.  Cocaina, Finanza, Aziende Partecipate, Centri Sociali trasformati in centri d’affare e discoteche.

Il 28 Febbraio a Roma quindi va in scena la marcetta su Roma. Un simbolo di queste nuove alleanze pericolose volute dal capitale, dalle imprese, dalle forze più retrograde e conservatrici del nostro paese. I movimenti hanno quindi una grande responsabilità : Quella di esser meno autoreferenziali, di provare a sciogliere l’equivoco nei quartieri e nei posti di lavoro, costruire una mobilitazione unitaria ma anche determinata a far capire ad ASSASSINI E PAPPONI che a Roma non si Passa…anche se dovrebbe essere il popolo (quello di Nino Manfredi) a prendere l’iniziativa.

Intanto ovunque vada, e questo è un segnale importante, la Lega incassa contestazioni. PALERMO 08/02/2015

Ci vediamo il 28 Febbraio!

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