L’Assemblea Nazionale PdM/PdB si rivolge agli organi di stampa per comunicare che Macchinisti e Capitreno del gruppo FSI sciopereranno per 24 ore, con inizio alle ore 21.00 di sabato 25 gennaio 2025.
Scioperiamo per salute, sicurezza e un giusto adeguamento retributivo.
Scioperiamo perché noi che lavoriamo quotidianamente a bordo dei treni sappiamo bene cosa significano i disagi per l’utenza causati da ritardi, disservizi e soppressioni.
Disservizi, morti sul lavoro, aggressioni e problemi legati alla scarsa efficienza del servizio non sono imputabili ai lavoratori in prima linea, bensì a mancanza cronica di personale, a scarsa manutenzione e mala organizzazione e gestione di personale e mezzi.
Chiediamo che al settore merci venga riconosciuto un contratto uguale al settore trasporto viaggiatori, poiché a parità di qualifica i macchinisti devono avere gli stessi diritti, indipendentemente da ciò che il treno trasporta.
Nessuno sfruttamento del personale per fini di profitto aziendale può essere accettato.
Rivendichiamo la riduzione dell’orario di lavoro da 11 ore giornaliere a massimo 8, adeguati riposi tra un turno e l’altro, diritto ai pasti, ambienti di lavoro idonei e soluzioni efficaci per contrastare le quotidiane aggressioni.
Chiediamo inoltre un adeguamento all’inflazione della parte retributiva: le indennità accessorie, che costituiscono oltre un terzo della retribuzione – che dovrebbero compensare le particolarità del lavoro, i disagi, le responsabilità e gli orari atipici – sono rimaste bloccate dal 2003 a fronte di un’inflazione ufficiale del 50%. A ciò si aggiunge l’inflazione degli ultimi tre anni che ha eroso anche il potere d’acquisto della cosiddetta retribuzione base di circa il 20%.
A fronte di tali legittime richieste – la cui evidenza è inconfutabile – Istituzioni e Aziende puntano ad eliminare il diritto di sciopero, con il pretesto di tutelare l’utenza. Ma l’utenza è ormai consapevole che non sono gli scioperi, regolarmente programmati e annunciati, a causare i disagi che subisce quotidianamente, dovuti invece all’incapacità nella gestione delle emergenze. Emergenze spesso generate da tagli alla manutenzione e del personale. Tagli che, figurando come risparmi, gonfiano le tasche dei dirigenti con cospicui premi di produttività.
Cittadini e viaggiatori hanno compreso che le rivendicazioni di chi sui binari lavora sono anche a loro tutela.
Chiediamo alla stampa di informare i viaggiatori per prevenire inconvenienti a chi viaggia e aggressioni verso i lavoratori.
22/01/2025
Assemblea Nazionale PdM/PdB