SIRACUSA, DEVASTAZIONI AMBIENTALI : Un convegno a Maggio

Il comitato promotore di Siracusa, composto dalla Confederazione Cobas di Siracusa e dal Comitato no inquinamento Siracusa, sta organizzando per l’8, il 9 e il 10 Maggio un incontro che ha lo scopo di legare, in un percorso di accordo e sintesi comune, tutte le realtà di lotta regionali che si battono contro le devastazioni ambientali.
Invitiamo all’adesione gli individui, i comitati e i movimenti di lotta territoriali.
A questo fine ad Aprile, ci sarà un incontro regionale preliminare.  Il documento sottostante rappresenta una base di discussione.

CONTATTACI :  cobassiracusa@libero.it


esplosione_nucleare_N  Verso una assemblea pubblica regionale
Tavolo regionale permanente coordinamenti, comitati di difesa del territorio e della salute .
Siracusa – Antico Mercato d’ Ortigia – 8-9 -10 -Maggio
A saluti… o u travagghiu? Libertà negate!

Terra di conquista era, terra di conquista è. La bellezza delle sue coste amate dai conquistatori, lasciata al godimento dei suoi beni naturali ai suoi residenti, si è frantumata intorno al 1948. A Siracusa nel triangolo Priolo–Melilli–Augusta, il profitto industriale senza ostacoli insedia la raffinazione del petrolio, chimica e petrolchimica. La sbandierata autonomia siciliana della classe politica regionale, successiva al bandito Giuliano nominato generale americano (?), delinquente, prezzolato dagli agrari e dai servizi segreti, mandante stragista contro i braccianti, colluso con i poteri occulti e profeta in-consapevole sui petro-dollari, che dovevano essere investiti sulle nostre coste; un’altra stella da aggiungere alla bandiera americana (il caso Mattei). Basi militari, a Sigonella, a Comiso quella missilistica, per completare Augusta navale, Trapani aerea.

Negli anni sessanta la cementificazione e il sacco edilizio della grandi aeree urbane, come fare profitti nell’abbattimento dei centri storici, ville abusive a pochi metri dal mare, sui fiumi, il dissesto idrogeologico, la nascita dell’edilizia popolare per i meno abbienti, relegati nelle periferie costruzioni dormitori, per lievitare la manovalanza mafiosa a braccetto con la d.c. andreottiana. Connubio paradossale tra industria dei veleni e residenze marine a pochi metri tra loro. Si rade al suolo Marina di Melilli, centro abitato balneare troppo vicino alla industrie, settembre ‘76. Ancor prima nel ’58, il polo diventa tra le più grandi raffinerie d’Europa con la Esso, Sincat, l’Eternit con l’amianto, etc. sconvolgimento sociale, e veri espropri culturali di storie contadine, di pesca, industrie alimentari, etc. Cieca e aberrante imposizione; imperante il mercato elettorale, un consumismo apprezzato, lotte operaie a difesa dei diritti, sino alla fine degli anni settanta.

Quando si incominciano a snocciolare i primi dati su nascite con malformazioni, patologie tumorali polmonari, vescicali, etc, allora l’allarme si diffonde, si indaga; il pretore Condorelli denuncia i mancati controlli per l’inquinamento industriale, vengono condannati responsabili regionali e amministratori locali. Ad augusta nascono bambini malformati, alcuni muoiono subito dopo il parto. Paradossalmente , ancora oggi gli organi di vigilanza sanitari , l’Arpa , S.Pre.Sal (ispettori sanitari dell’ASP) l’assessorato regionale alla salute, negano ogni evidenza!

Per alcuni intervistatori sanitari, per catturare i dati epidemiologici tra i cittadini investiti nell’area industriale, inducono all’intervistato a pensare, che la presenza di mercurio riscontrata tra i parametri di laboratorio, sia l’eccessivo consumi di scatolette di tonno ! Sappiamo bene comunque, come siano stati ri-compensati i vari amministratori locali e regionali, ricordiamo i finanziamenti devoluti dalle grandi industrie per palazzetti dello sport, sponsor sportivi, culturali, finanziamenti ad associazioni politici per assunzioni clientelari e contributi elettorali; ai sindacati per i loro silenzi sulle mancate denunce, per irregolarità di normative sulle garanzie a tutela delle sicurezza, facili carriere ed incentivi per i lavoratori; anche la procura di Siracusa è stata sottoposta ad indagine, contro alcuni dei suoi procuratori.

Ricordiamo inoltre che i sindaci delle città inquinate, sono altrettanto i primi responsabili dei disastri ambientali, perché tutori della salute pubblica. Che fortuna avere avuto una ministra siracusana all’ambiente, la signora Prestigiacomo ha lasciato il segno. Nello stesso tempo la magistratura di Taranto ha scoperchiato un pentolone all’ILVA con coraggio, intraprendenza e autonomia; gravi responsabilità hanno gli amministratori locali e regionali, i sindacalisti conniventi, compresa la Fiom, e pure l’arcidiocesi. La storia si ripete! Dagli Stati Uniti d’America e dal governo nazionale e regionale, supini come nel ’48, la “guerra fredda URSS-USA ; oggi “calda “ per via di scenari possibili di guerre medio–orientali e africane, si installano nuovi sistemi satellitari di telecomunicazione MUOS della marina americana, integrate con altre 46 antenne, dentro una riserva naturale, la “Sughereta” di Niscemi, in cui le emissioni violano abbondantemente i limiti previsti di legge. Altri morti e patologie tumorali insorgenti! La volontà popolare e il Coordinamento regionale Comitati No Muos continuano a lottare! Bedda natura ammazzata, viulintata, nun c’è scampu pi amuri e virità! Travagghiari, pi picca campari!
Statu…di necessità – contro… statu d’agiri e libirtà

Il triangolo della morte.

Il capitalismo, il profitto, hanno rubato la bellezza! Ha approfittato con il potere politico , ecclesiale , imprenditoriale, sindacale, mediatico; genuflesso ad interessi della finanza, alle lobby multinazionali, per un ordine istituzionale internazionale, di convivenze, soggette alla conservazione. Lo stato… di necessità, delirio e conforto… l’accettazione dell’ immutabilità alla rivolta sociale, per paura di perdere il lavoro, la posizione sociale, gli obblighi morali e religiosi, anche la famiglia. Se ti esponi per i tuoi diritti in fabbrica, i padroni e i lacchè responsabili dei cantieri, cominciano con i primi provvedimenti disciplinari, …uno, poi due, poi attento …il licenziamento. Pur consapevoli di un futuro di precaria salute o decesso, si subiscono illegittimità di applicazioni di norme sulla sicurezza; travagghi e stai mutu! Non denunciare gli infortuni, i veleni che respiri, è si ….è stato di necessità(?)!
Ora c’è emigrazione, disoccupazione, precarietà! Ma assurdo… gli imprenditori assumono i pensionati , reintegrati a lavoro con contratti a termine, si rivedono gli ex colleghi! La zona industriale è entrata in crisi da molti anni. Ma i sindacati confederali?

Ma cosa fanno gli RLS, lavoratori addetti alla sicurezza eletti dai lavoratori? Se denunciano i veleni e i fanghi, sono cavoli amari, la sicurezza ha costi altissimi per l’imprenditore, meglio devolvere piccoli premi di produttività ai lavoratori, il resto rimane nel sacco – capitale; stato… di necessità anche per loro; scarsissima presenza del sindacato di base, (a Priolo si aprì una sede Cobas, vennero minacce serie, inoltrate ai lavoratori iscritti, poi si volle colpire anche un lavoratore cobas fuoriuscito Fiom, per colpirne tanti, isolato da tutti, dal paese, dai suoi compagni, licenziato!( fece da stura, alla chiusura della sede, struttura di base, oggi con il Jobs act ancora peggio!); la cgil e la fiom hanno inseguito ed acconsentito (con riserva) (?) e con favore i nuovi passaggi imprenditoriali, anche contro l’evidente volontà popolare per la raccolte firme della popolazione, contro il rigassificatore, detonatore in zona terremotata, i russi della Lukoil, ora le trivelle …si, mari nostrum spirtusatu ! anche questo è stato di necessità, devono campare anche i funzionari sindacali, a fine mandato, dentro i partiti oppure in enti economici! Lo sfruttamento massimo è stato raggiunto, così! Fanghi velenosi sprofondati nel sottosuolo marino insinuano dubbi sulla rimozione: quella bonifica dai costi miliardari, con l’incertezza che le loro sollevazioni, potrebbero essere peggiore del MALE e di cui ancora non si vede un euro , quando si farà, se mai si farà ? Forse, per stato… di necessità, li teniamo questi “fanghi” ? Stato… di necessità per Confindustria, che spera, per conservare ed aumentare l propri capitali, che la legge che introduce i reati di inquinamento e disastro ambientale, non passi al senato oppure avvantaggi loro. Se la cassazione al processo Eternit avesse confermato la condanna in appello, forse qualcuno era già in galera… anche per i padroni, lo stato… di necessità, ci vuole! Il disastro ambientale non è reato nel codice penale!

Verso una assemblea pubblica regionale a Siracusa

L’esperienza del G8 a Siracusa è da considerare ancora oggi, certamente, un evento da non dimenticare, fu scevro da eccessi di protagonismo o leaderismo, elettoralismo , la piattaforma fu condivisa, allargata, eterogenea. Ricordiamo la spaccatura di gruppi minoritari avvenuta, per una pretestuosa e presunta caratterizzazione ideologica degli organizzatori e dei partecipanti. Però, l’occasione, la bella occasione, non fece “ l’uomo ladro “ . Mancarono poi referenti e interlocutori a dare continuità per un programma a medio e lungo termine, anche per una minima comunicazione in rete, delle svariate realtà convenute organizzate. La debolezza è nella ns. incapacità di interagire uniti, tra i comitati e i movimenti, con le masse popolari. La difesa al diritto alla salute, deve utilizzare strumenti visibili e radicate nei quartieri . Le esperienze appena nate in toscana e non solo, sugli sportelli della salute e difesa del territorio e dei beni comuni, utili osservatori, fucina di formazione, possono diventare punti di riferimento popolare di rivendicazione.

La presenza di medici volontari ( Medicina Democratica , Emergency ) e legali democratici, universitari, studenti, cittadini, comitati popolari, movimenti, coordinamenti, associazioni, inseriti in strutture autogestite, organizzate in sportello, diventano alternativi, attivi, contro le bugie, i silenzi dello stato e dei governi locali. Altro strumento è la contro-informazione, costituire come nel passato i già noti centri di documentazione, fondamentali a far fronte al buonismo imperante; la creazioni di archivi di esperienze, con la diffusione capillare in rete; un buon esempio per tutti, quello di Marco Stella ingegnere, al servizio di tutti, per la tutela della sicurezza , sito ben diffuso nel web. La scorsa estate a Vendicari ad un seminario, i Cobas scuola di Palermo e Catania, proposero alla Confederazione di Siracusa di organizzare un seminario sulla devastazione industriale, il triangolo della morte della costa jonica, impegno non facile, comunque agevolato dai compagni del costituito comitato No Inquinamento Siracusa. Nel frattempo è maturato un progetto diverso dal solito seminario… Al sonno e al recupero della partecipazione sociale attiva dei cittadini, le organizzazioni di base, le associazioni e i comitati di cittadini onesti, i movimenti, si coordinano a Siracusa, per diventare riferimenti e strumenti organizzativi regionali ideali, a raccordo con le altre realtà nazionali, per le giuste mobilitazioni, contro uno stato, lo stato… del profitto, non necessario… per le nostre necessità esistenziali.

N.B. Il programma dell’assemblea deve essere condiviso successivamente alla lettura del documento, in una riunione organizzativa da stabilire.

Confederazione Cobas Siracusa

Be the first to comment on "SIRACUSA, DEVASTAZIONI AMBIENTALI : Un convegno a Maggio"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*