Sottoscrizione per le popolazioni del Kurdistan

curdi

La  Confederazione Cobas ha deciso di sostenere la campagna di aiuti alle popolazioni terremotate del Kurdistan, facendo appello all’intevento di solidarietà di tutte le sedi e alla sottoscrizione che coinvolga sia gli iscritti che la cittadinanza.

Estremi per i versamenti:

Conto corrente bancario intestato ad Associazione onlus “Verso il Kurdistan”

Istituto Bancario Intesa San Paolo – sede di Alessandria

Codice Iban: IT79 F030 6910 4001 0000 0402 675

Causale: pro terremotati in Kurdistan– contributo volontario

(l’esatta dicitura nella causale del versamento consente la detrazione fiscale)

Di seguito l’appello della onlus ” Verso il Kurdistan” con gli estremi del versamento e il primo report dal territorio

Terremoto nella regione kurda della Turchia: appello urgente per la città di Van

La città di Van e tutta la regione kurda della Turchia sono state colpite domenica 23 ottobre da un devastante terremoto che ha causato centinaia di vittime e feriti, distruzione di interi quartieri e villaggi, danneggiato pesantemente il patrimonio storico ed archeologico. Le condizioni della popolazione sono disperate: costrette a ripararsi nelle tende o in alloggi di fortuna, in una zona molto fredda, alle porte della stagione invernale.

Abbiamo cercato i nostri amici, le bambine adottate con le borse di studio, i compagni di sempre che hanno accompagnato le varie delegazioni, ma, purtroppo, a tutt’oggi non abbiamo loro notizie: molti sono irrintracciabili, i cellulari non funzionano, né a Van, né a Bostanici. C’è bisogno di intervenire subito, di portare aiuti e solidarietà, come abbiamo sempre fatto in tutti questi anni di lavoro in Kurdistan.

Chi vuole può contribuire con un versamento sul conto corrente bancario intestato all’associazione “Verso il Kurdistan onlus”, che sta organizzando prime forme di sostegno alla popolazione civile in collaborazione con VAN DER (Associazione per la lotta contro la povertà e per lo sviluppo sostenibile) e con il patrocinio del Comune di Van.

Sono stato a Van da lunedì (giorno in cui si è verificato il terremoto). Finora sono stato a Erciş e Van. Secondo le fonti ufficiali, con oltre 2.000 edifici distrutti, c’era necessità urgente di alloggi. Il tributo di vite umane era a 461 ma la Mezzaluna Rossa teme che centinaia di persone siano ancora intrappolate sotto le macerie e si teme che siano morte.

Segue un elenco di problemi collegati al terremoto che vorrei condividere con voi:

*Sebbene si sia trattato di un terremoto di magnitudo pari a solo 7.2, il governo turco ha rifiutato gli aiuti esteri. Tuttavia il governo turco ha deciso di accettare gli aiuti internazionali 3 giorni dopo il terremoto. La domanda principale che ci si pone è perché il governo turco abbia inizialmente rifiutato gli aiuti internazionali

* Commenti sprezzanti da parte di diversi ospiti della TV turca in relazione alle vittime curde del terremoto che domenica scorsa ha colpito l’est della Turchia hanno alimentato le tensioni etniche e politiche. “Prima lanciano sassi contro [la polizia] e uccidono [i soldati] sulle montagne, ma quando poi sono nei guai invocano l’esercito la polizia perché li aiutino”, commenta Muge Anli, presentatrice di ATV, canale privato turco, durante delle trasmissioni in diretta nel corso di questa settimana, commento che è stato postato su internet da diversi gruppi. Le sue affermazioni si riferivano a scontri tra i ribelli e le forze di sicurezza nell’Anatolia orientale a prevalenza curda e che si sono verificati prima del terremoto di domenica. “è ora che venga stabilito un certo equilibrio qui; la gente dovrebbe imparare a stare al proprio posto”, ha aggiunto. I Curdi sono veramente preoccupati in quanto le notizie foriere di razzismo e discriminazione li turbano e li deludono. Vi sono tuttora diversi gruppi su facebook, twitter e altri social network che esaltano il terremoto di Van e sperano che ve ne siano altri a Diyarbakir, Sirnak e Hakkari. Quei gruppi razzisti hanno affermato che “l’ira di Dio si è riversata su Van, Dio fa quello che il governo turco non potrebbe fare a Van”.

*I problemi di distribuzione ostacolano gli aiuti a Van. Man mano che i pacchetti con gli aiuti vengono riversati nella zona terremotata vi sono lamentele circa la mancanza di organizzazione nella distribuzione degli aiuti stessi. Alcuni terremotati affermano di non aver ricevuto tende nemmeno a tre giorni di distanza dal terremoto. Il governatore di Van non intende collaborare con il sindaco della città. Il Primo ministro Erdoğan si è recato a Van il giorno in cui si è verificato il terremoto ma non ha incontrato il sindaco della città in quanto, come la maggior parte di voi sa, il sindaco di Van appartiene al partito pro-curdo B.D.P. (Peace and Democracy Party), e quindi la gente ritiene che il governo dell’AKP strumentalizzi politicamente il cordoglio. Un ulteriore problema è rappresentato dalla confisca da parte del governatore di Van. Tutte le amministrazioni locali guidate dal B.D.P hanno fornito camion pieni di materiale che la polizia e il governatore della città hanno sequestrato in quanto quest’ultimo, che è nominato dal governo centrale intende screditare il BDP. Di conseguenza le persone che vogliono fornire il proprio aiuto alle vittime attraverso l’amministrazione comunale non riescono a inviare gli aiuti.

Sono stato in diverse zone di Van in cui la maggioranza della popolazione ha votato BDP alle ultime elezioni e lamentavano il fatto che non avevano ricevuto alcun aiuto dal governatore e che solo l’amministrazione comunale li aiuta per ottenere delle tende, alimenti, ecc. Queste persone ritengono che l’AKP li stia punendo.

Ho parlato con un amico che lavora presso il comune di Van e accettano donazioni in denaro. Mi chiedo quindi se potete organizzare delle azioni nel vostro Paese per raccogliere un po’ di fondi per i bambini di Van. Nel caso vogliate contattarli per avere informazioni aggiornate sul terremoto posso inviarvi i recapiti di amici coinvolti in questo progetto e idea.

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