Zingaretti, senza vergogna, continua a cancellare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori precari della sanità del Lazio

Il 28 novembre u.s., ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori operanti in appalto per i servizi CUP, ReCUP e Amministrativi della Sanità della Regione Lazio hanno scioperato compatti contro il taglio dei salari e il demansionamento, e in oltre 500 hanno manifestato sotto il Ministero del Lavoro.

La giunta Zingaretti continua, però, a rimanere sorda alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori, mentre, pur di rimanere a galla, ha avviato il mercato delle vacche dentro il consiglio regionale, regalando le “presidenze” di qualche commissione in cambio del sostegno alla Giunta. Tutto ciò la dice lunga sulla trasparenza di questa amministrazione e la coerenza con cui si difendono gli interessi dei cittadini e dei lavoratori.

Prendiamo atto che Zingaretti ha scelto di stare dalla parte dei poteri forti, dalla parte delle aziende che cancellano diritti e tagliano salari ai precari della sanità, a difesa di una gara palesemente illegittima che produrrà enormi danni erariali a carico dei cittadini del Lazio.

Non importa, le lavoratrici e i lavoratori andranno avanti nella lotta e nelle iniziative legali, ostacolando in ogni modo i prossimi cambi appalti, fino a far sgretolare il castello di menzogne eretto attorno a questa gara, fino a che non vi sarà il pieno riconoscimento della professionalità acquisita, del corretto inquadramento e della giusta retribuzione, per tutto il personale che da 5, 10, 15, 20 anni viene sfruttato nel mercato degli appalti, nonché fino a che non si raggiungerà la stabilizzazione di tutti i posti di lavoro attraverso un percorso di internalizzazione.

 

Roma 30 novembre 2018 

Cobas Capodarco – Cobas NTA/Camus – Cobas Maggio 82 – Cobas GPI/InOpera/Mimosa

Cobas del Lavoro Privato