CCNL FEDERAMBIENTE : FIRMATA LA PREINTESA, considerazioni Cobas

PRE-INTESA RINNOVO CCNL FEDERAMBIENTE,
ALCUNE NOSTRE CONSIDERAZIONI:
In data 21 maggio 2015, è stata raggiunta una pre-intesa tra le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, FIADEL e l’associazione datoriale FEDERAMBIENTE, riguardo il rinnovo contrattuale del comparto della Igiene Ambientale pubblica. In merito a tale cosa, è opportuno da parte nostra fare alcune considerazioni: In primo luogo la tanto sbandierata conquista sindacale da parte di CGIL, CISL, UIL e FIADEL non c’è stata, semmai, invece, è stato il contrario: con FEDERAMBIENTE che si è decisamente imposta, e a leggere il verbale di intesa se ne comprendono le ragioni.
In secondo luogo, ad oggi, ci appare del tutto evidente come sia stata una farsa l’indizione dello sciopero del 25 maggio (poi successivamente revocato), che proponeva alcuni obiettivi, e che certo non possono essere risolti dentro questa pre-intesa, che resta carente sotto molteplici aspetti, ad esempio:

– sugli appalti, dove per effetto delle azioni del governo Renzi che sta lesinando fondi agli Enti locali, e che a loro volta stanno gestendo gli appalti, non scongiurando l’istituzionalizzazione di quest’ultimi proprio al massimo ribasso.

– sulla una tantum da fame, che distribuisce pochi spiccioli ad una classe lavoratrice che in questi ultimi anni ha visto delapidare il proprio potere d’acquisto;

– sull’assenza di reali miglioramenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, visto che la gestione del porta a porta, lungi dal rilanciare una filiera del riciclo, è divenuto lo strumento con cui imporre ritmi e tempi di lavoro più intensi (aumento dei carichi di lavoro, e in molti Comuni assenza del doppio operatore). Peraltro, assoluta assenza di
regole certe e interventi mirati per la salute e la sicurezza degli operatori degli impianti del settore.

Il CCNL , poi, è scaduto da 16 mesi, e in questo periodo non c’è stata alcuna copertura economica o meglio non è stato erogato quell’elemento di copertura economica (ECE) previsto dal contratto nazionale di settore. Il Governo se la cava a buon mercato con una sorta di una tantum compensatrice, che salva Federambiente da qualunque contenzioso e accusa in tribunale di comportamento antisindacale. A livello di contrattazione decentrata potranno esserci deroghe, per esempio per dilazionare in più trances il pagamento di questi pochi euro.
Eventuali passaggi di livello (maturati nel 2015 in virtu’ di accordi aziendali dell’anno prima) non avranno alcun effetto ai fini dell’ECE, perché il parametro di riferimento per erogare questi soldi sarà quello inferiore posseduto fino al 31\12\2014.
In questa pre-intesa, poi, si gettano le basi per:
– per rendere più difficile l’esercizio del diritto di sciopero;
– rivedere in peggio l’orario di lavoro.
– rivedere in peggio i livelli e l’inquadramento del personale.
– soccorrere i comuni che stanno accordandosi, tramite l’ANCI con il governo nazionale, su tagli che dovrebbero essere invece respinti al mittente.

Pisa, 27 Maggio 2015.                                    COBAS IGIENE AMBIENTALE
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