Firenze Quadrifoglio : aggressione ad un operatore

1174854-quadrifoglioEnnesima aggressione ad un nostro collega

A Scandicci, sabato mattina 2 maggio 2015, abbiamo assistito all’ennesima aggressione di un cittadino ai danni di un nostro collega autista (Sergio), colpevole di aver suonato il clacson per far spostare alcune auto che erano posteggiate davanti ai cassonetti da svuotare. Da un negozio li vicino è uscito, come una furia, un signore di circa 65 anni che in un primo momento ha inveito a male parole contro l’autista del side-loader, poi non contento è rientrato nel negozio e presa un’asta di ferro (quella che serve per abbassare la saracinesca) si è scagliato contro il camion frantumando il vetro lato-guida mentre il nostro collega stava svuotando il cassonetto e quindi non poteva nemmeno allontanarsi dall’aggressore.

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Nel pararsi dai colpi ripetuti contro di lui, ha riportato delle lesioni e contusioni al braccio oltre allo stato di panico in cui è caduto e dai cui ancora non si è ripreso. Purtroppo siamo ancora una volta ad esprimere la nostra solidarietà a Sergio, che come in passato Nevio, Alessandro e altri ancora, sono stati vittime di aggressioni frutto di un clima di intolleranza sempre più esasperato, nei confronti di chiunque operi su strada come noi, come gli autisti Ataf e quant’altri.

Le motivazioni di questo clima sono futili: oltre ai problemi di ingombro e rumorosità dei nostri mezzi, siamo visti e percepiti come i principali responsabili del caro-bolletta dei rifiuti, per cui qualche cittadino si sente autorizzato a ogni tipo di protesta spesso ingiustificata che talvolta può sfociare in violenza non solo verbale. Vogliamo ricordare che tutti noi ci siamo sempre impegnati a sottrarsi ad ogni tipo di provocazione anche solo verbale, pur soggetti allo stress che lavorare per strada -spesso da soli- comporta. Dobbiamo sottolineare che in caso di aggressione l’azienda non offre assistenza legale per i danni fisici-morali che subiamo, grazie ad un vuoto contrattuale e normativo che andrebbe colmato, preoccupandosi solo di rivalersi per i danni procurati alla stessa azienda.

Certo, l’introduzione dei sistemi di geo-localizzazione (GPS), non risolverà il problema delle aggressioni anche se viene propagandato come un ulteriore sistema di sicurezza per noi. Chissà… forse sarebbe meglio pensare, in materia di sicurezza, di dotare i mezzi aziendali di vetri anti-sfondamento!

COBAS QUADRIFOGLIO Firenze

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