MARCEGAGLIA, MILANO. Dai Tetti alla piazza, insieme

imageDa tre giorni sui tetti della fabbrica, con il caldo di Milano. E’ iniziata così la lotta di 7 Operai della Marcegaglia. A loro il comunicato di solidarietà delle RSU COBAS del Gruppo Telecom

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DAI TETTI ALLA PIAZZA INSIEME.

Nei giorni in cui i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo Telecom Italia sono di nuovo impegnati tra lo sciopero del 30 giugno e l’incontro al MISE con un odg pregno di esternalizzazioni, esuberi, ammortizzatori sociali e applicazione dei decreti attuativi del job’s act, ci colpisce la determinazione di 7 operai di Milano che per contrastare l’ennesimo piano mascherato di licenziamenti salgono ancora sui tetti della loro fabbrica.
Determinazione necessaria per non essere passivi di fronte all’ultimo atto di un padrone nel senso più vecchio della parola che vorrebbe trattare i “propri” operai alla stessa stregua dei laminati e della macchine che possiede.
Delocalizzazioni, attacco al salario, finti ammortizzatori sociali pur di chiudere una fabbrica combattiva da decenni e anima di una quadrante di Milano sempre più scarnificato da quel tessuto industriale che una volta era la spina dorsale dell’economia lombarda per far spazio alle speculazioni finanziarie ed edilizie che nell’EXPO hanno trovato il loro apice.

Stesse ricette che vediamo e contrastiamo da anni anche nel Gruppo Telecom, stesse dinamiche e obiettivi di manager e capitani di ventura della finanza disinteressati totalmente alla tessitura di infrastrutture industriali che possano rendere al paese e ai lavoratori dello stesso quell’indipendenza e stabilità per il proprio futuro, bensi proiettati in veloci e voraci profitti ad ogni costo.
Per questo la precarietà lavorativa, di vita sono gli strumenti che servono a lorsignori per imporre i loro piani.

Per questo l’impegno che ci vede in questi giorni concentrati a contrastare l’ennesimo “Piano Industriale” che vuole far pagare al 50% i costi tra i dipendenti Telecom Italia e i contribuenti attraverso i finanziamenti statali, non ci distoglie dall’inviare la nostra incondizionata solidarietà agli operai sul tetto della Marcegaglia di Sesto San Giovanni, colpiti dall’arroganza della proprietà agevolati da tutte le controriforme del lavoro varate in questi 15 anni.
Coscienti che la battaglia per la difesa dell’occupazione e il salario non si ferma nei recinti delle nostre aziende ma collegando ognuna delle nostre trincee per farne un unico fronte di lotta contro il Job’s Act, per una riforma delle pensioni che riduca gli anni di anzianità e vecchiaia, per il ripristino totale dell’art. 18 e la democrazia sindacale.
Per questo crediamo nella solidarietà che inviamo oggi e nella piazza che condivideremo presto.
A pugni chiusi !

Le RSU e i lavoratori/trici Cobas del Gruppo TELECOM ITALIA.

3 LUGLIO 2015

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