PISA EMERGENZA : LA BOMBA D’ACQUA E I DISAGI DEL TERRITORIO

arno_pisaCOMUNICATO STAMPA CONFEDERAZIONE COBAS DI PISA

 OGGETTO: SITUAZIONE OSPEDALE E TERRITORIO PER L’EMERGENZA DI IERI

 È stata una bomba d’acqua, non c’è dubbio, a causare una situazione eccezionale, inedita: in pochissime ore sono caduti dal cielo tra i 140 e i 150 mm . d’acqua piovana sulla città di Pisa e dintorni, una circostanza che non si verifica abitualmente e che ricorda latitudini tropicali.

Le giustificazioni vanno sempre considerate con attenzione, come in questo caso in le attenuanti per le amministrazioni locali e per gli enti coinvolti potrebbero sembrare pertinenti: tuttavia, gli interrogativi e la perplessità emergono dal rifluire delle acque, che hanno messo a nudo l’impreparazione delle strutture che sono andate in tilt durante buona parte della giornata e l’inadeguatezza della macchina di protezione civile che ha, fortunatamente, risolto almeno le emergenze più gravi.

Eppure, un senso di rabbia e di indignazione per quei reparti dell’Ospedale di Cisanello bloccati dal temporale estivo, con delicatissime operazioni chirurgiche terminate in condizioni di precarietà assoluta, macchinari fuori uso, interi locali inondati e privi di adeguate protezioni, con volontari a spalare il fango e buttare fuori l’acqua da seminterrati e edifici.

 Non intendiamo speculare sulle disgrazie, ma ancora una volta ci troviamo a chiedere se sia tutto frutto di fatalità, o se non vi siano piuttosto scelte sbagliate nella gestione del territorio, negli investimenti del mega-ospedale di Cisanello, rivelatosi un gigante dai piedi di argilla, nell’utilizzo delle risorse e nelle politiche di “risparmio” e di contenimento della spesa pubblica (che significa tagli a personale e strutture), nell’incuria in cui sono abbandonate le strade e le piazze, nella mancanza di adeguamento della rete fognaria, lasciata peraltro senza adeguata e costante pulizia.

Quello che sembra un evento eccezionale si sta invece presentando ripetutamente nei nostri territori: i cambiamenti climatici sono tra le cause di cambiamenti che provocano catastrofi periodiche piuttosto che sporadiche.

Ci pare che manchi nel Paese intero la consapevolezza per affrontare la situazione con programmi di investimento e rilancio della difesa e tutela dei territori: si continua con le Grandi Opere Inutili, e non si ripuliscono i fiumi, i torrenti, i canali impedendo alla pioggia di defluire, si continua a cementificare impedendo alla terra di assorbire l’acqua, si allestiscono centri sempre più giganteschi senza attrezzarli adeguatamente e renderli sicuri (gli ospedali, come abbiamo visto, ma anche le scuole sono assolutamente inadeguate per le “emergenze”).

Ci chiediamo se la classe dirigente del Partito Democratico, che attualmente amministra Pisa e governa l’Italia, ma senza escludere le forze del centrodestra, sia in grado di affrontare la situazione con programmazione strategica del territorio e degli investimenti delle risorse, o se non sia completamente abbacinata dalle assurde logiche dell’austerità: anche la legge sulla sanità regionale, che concentrerà in sole tre aziende ospedaliere gli interventi per la salute della popolazione dell’intera Toscana, ci pare appartenga a questa logica perversa.

Ci auguriamo che si inverta la volontà delle forze politiche di proseguire ottusamente in questa insana direzione, per non assistere ad ulteriori disastri annunciati.

 CONFEDERAZIONE COBAS DI PISA

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