KOBANE non è ancora caduta e tutti la davano per persa. Anche Noi. La davamo per persa di fronte sopratutto al CRIMINALE BLOCCO che la TURCHIA OPPONEVA ai confini, impedendo l’arrivo di medicinali, l’evacuazione di feriti e popolazione civile, di combattenti e armi per fermare l’avanzata dell’ISIS, uccidendo e arrestando kurdi in tutta la Turchia. Non è caduta e i militanti Kurdi sparsi per l’Europa hanno cominciato a indicare chiaramente le responsabilità dei Governi Europei, complici del Massacro di Kobane e complici dell’ISIS. A questo punto la Turchia ha dovuto cedere aprendo corridoi umanitari e gli alleati a fornire armi pesanti…E’ bastato poco però a capire dove e come sono andati questi aiuti…Ai PESHMERGA, con non sono i/le combattenti delle YPG e HPG, della repubblica del ROJAVA…
1 NOVEMBRE 2014 – ROMA in occasione della giornata mondiale di solidarietà con KOBANE e la resistenza Kurda – MANIFESTAZIONE NAZIONALE
LEGGI L’APPELLO INTERNAZIONALE, cui ha ADERITO ANCHE LA CONFEDERAZIONE COBAS
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