UN’ALTRA SETTIMANA CONTRO LE POLITICHE DI RENZI

UN'ALTRO SCHIAVOUn’altra settimana di lotta, inizia. Quella che si è appena conclusa, invece, è stata piena di avvenimenti in giro per l’Italia e con al centro il tema delle politiche dei sacrifici del Governo Renzi, il rifiuto delle condizioni di disoccupazione e precarietà, la difesa dei territori e la rivendicazione di contratti degni di essere chiamati tali.
A Roma con i presidi contro “LO SBLOCCA ITALIA” che dietro il ricatto dei fondi per ricostruire GENOVA ci fa trovare una valanga megaprogetti inutili, inceneritori, discariche, cemento e consegna il nostro territorio al profitto dei SOLITI NOTI , in tutta Italia con gli scioperi dei lavoratori e delle lavoratrici della logistica – che non hanno avuto un grande eco sui media nazionali – e poi ancora le tensioni e la rabbia per il vertice europeo sull’occupazione a Torino e lo sciopero provinciale a TERNI contro i progetti di chiusura della THYSSEN-AST dove non sono mancate le contestazioni ai vertici sindacali confederali.
Il 18 è stata anche la giornata nazionale (ed europea) dei movimenti di lotta per il diritto all’abitare che hanno manifestato anche per la liberazione di Luca e Paolo, da mesi agli arresti domiciliari con accuse pretestuose e l’intenzione di mettere in diffico22-OTTOBRE-MONTECITORIOltà i movimenti di lotta per la casa. In mezzo tante altre iniziative, dalle proteste dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Venezia, le manifestazioni dei comitati in Puglia in difesa del territorio (Torregualceto), gli “angeli del fango a Genova”, la solidarietà alla resistenza Kurda a KOBANE, le contestazioni a Palermo contro il Ministro Giannini in visita ad un liceo, le manifestazioni contro Bankitalia a Bologna, Le iniziative in tutta Italia contro il TRATTATO TRANSATLANTICO – TTIP e chissà quante altre ne abbiamo dimenticate.
Poco. Ancora troppo poco per poter arrestare il Governo Renzi, le scelte economiche di Bruxelles e l’arroganza di imprese e politici che lavorano sinergicamente alla cancellazione del diritto ad una vita degna, ai servizi, al salario. Ancora troppo poco per poter costruire un processo unitario di reale opposizione.
Molto se pensiamo alla rassegnazione con la quale i lavoratori e le lavoratrici, complessivamente in Italia, attendono la prossima manovra economica, la prossima cancellazione del proprio contratto, il prossimo debito da contrarre per pagare affitto/mutuo, istruzione e/o sanità, la prossima mobilitazione per rivendicare un ammortizzatore sociale, la prossima ricerca affannata ci un lavoro sottopagato per poter fare i conti con una vita sempre più difficile.

Intanto, prosegue il percorso verso lo SCIOPERO GENERALE E SOCIALE del 14 NOVEMBRE. Appuntamenti in tante città per i LABORATORI DELLO SCIOPERO SOCIALE ( Bologna, Napoli, Roma, Brescia, Varese …) ma anche la MANIFESTAZIONE IN PIAZZA il 22 OTTOBRE, MONTECITORIO, dalle ore 16,00 quando alla camera tornerà la discussione sul JOBS ACT!!

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