ALMAVIVA ROMA : RISULTATI ELEZIONI RSU, Punto di svolta ?

A pochi giorni dalla chiusura dei seggi elettorali in Almaviva Roma, è possibile tracciare un primo bilancio e cominciare ad offrire degli spunti di riflessione di quella che è una sconfitta per la Lista COBAS. Si parte innanzitutto dal ridimensionamento del numero dei delegati e delle delegate eleggibili per arrivare al risultato che determina un sonoro ridimensionamento della nostra lista.

I numeri parlano chiaro :
Votanti 1407  –  Voti validi 1391  – Sch. Bianche 3 – Sch. Ann. 13

CGIL      623   (RSU 7)      UGL       278   (RSU 3 )  UIL    217  (RSU 2)
CISL      165    (RSU 2 )     COBAS  108    (RSU 1)

Abbiamo concepito le RSU come un mero strumento che va ad aggiungersi alla mobilitazione, alla partecipazione, alla consapevolezza, questo passo falso potrà darci nuova linfa se questi elementi di rifiuto della delega torneranno protagonisti come nel periodo delle mobilitazioni sotto la Regione Lazio.

Il Comunicato dei COBAS ALMAVIVA ROMA

PIOVONO VOTI
All’indomani della recente tornata elettorale per le elezioni delle RSU-RLS, al di là dello scontato risultato, emergono alcuni elementi interessanti.
Al termine di un triennio che ha sancito un radicale peggioramento in termini sia salariali che normativi dei lavoratori Almaviva Contact: cassa integrazione straordinaria, contratti di solidarietà, trasferimento (che avrà la sua piena realizzazione con lo spostamento dei servizi sin oggi attivi su Scalo Prenestino) di tutto il personale, soppressione delle navette, abolizione delle festività domenicali, smaltimento coatto e costante di tutti gli istituti ferie, rol ex festività, beggiatura in postazione, countdown, clima lavorativo in netto peggioramento (vedi ENI e INPS), Ebbene al termine di questo periodo, nonostante tutto ed in netta controtendenza con qualsiasi altra tipologia di elezioni, i lavoratori di Roma si sono recati alle urne con una percentuale ben maggiore rispetto alle passate elezioni, con oltre il 70 % dei votanti su un bacino di circa 1900 aventi diritto.

Il dato, se da una parte ribadisce la “particolare” attenzione da parte dei sindacalisti-maratoneti che, con la minore capienza di seggi causata delle nuove regole , hanno furoreggiato in azienda negli ultimi due mesi alla caccia di voti, dall’altra consolida la visione del lavoratore che si vede sempre più cliente del sindacato concertativo, il quale in cambio di un’assistenza personale di varia natura, riconosce l’obolo da pagare e si reca alle urne compiendo il “suo dovere”.

Tralasciando i teatrini disgustosi visti prima e durante le elezioni stesse con la complicità aziendale, teatrini evidentemente assimilati e digeriti dai lavoratori, resta da interpretare, una volta esercitato il “salvifico” diritto-dovere, la reale volontà del popolo di Almaviva Contact, soprattutto a ridosso dell’incontro alla U.I.R. nel quale l’azienda renderà noto in che modo intende ulteriormente “umiliare” i già lavoratori di serie B alle sue dipendenze.

Dai presupposti resi noti dal social network aziendale, vero e proprio anestetico buonista per i lavoratori, auspichiamo che stavolta i punti di insopportabilità rispetto all’inasprirsi delle condizioni che si porranno come “necessarie” per garantire redditività al padrone buono, riaggregheranno in senso conflittuale la massa lavorativa, oggi frammentata e demotivata.

Basterà anche stavolta una rappresentanza sindacale al ribasso a farci ingoiare l’ennesimo “boccone amaro”, o avremo finalmente valicato il punto di rottura?

Roma 20/11/14
COmitato di BASe Almaviva C.