Di recente sia l’Istat che varie fonti padronali (tra cui il Corriere della Sera) ” si sono accorte” che in 30 anni (1990-2020) i salari in Italia sono diminuiti del 3%, mentre nel resto d’Europa sono aumentati dal 6 al 130% (vedi di seguito, tabella Istat).
Ora, con l’inflazione al 7% e il conseguente carovita che taglieggia salari-pensioni-reddito di cittadinanza(nella previsione nefasta che questo insieme duri ben oltre il 2023), sia la Banca d’Italia che la Confindustria negano il diritto all’aumento salariale almeno per pareggiare inflazione+carovita. Al contempo si sgonfia ” l’operazione fannulloni” rivolta ai giovani che non intendono essere sfruttati dai padroni aguzzini, che li vogliono al lavoro per l’intera giornata con una retribuzione pari al reddito di cittadinanza !
Per pareggiare almeno il disastroso effetto combinato di “inflazione+carovita” occorrerebbe il ripristino immediato della Scala Mobile (che legava automaticamente l’aumento dei salari a quello dell’inflazione) purtroppo cancellata definitivamente nel 1992 con l’accordo di governo-padroni-sindacati, sotto dettatura dell’allora presidente del Consiglio Giuliano Amato, attuale Presidente della Corte Costituzionale.
Invece, i soliti Cgil-Cisl-Uil traccheggiano con le complici proposte corporative dei ” patti del lavoro”, che favoriscono solo l’accumulazione capitalista rendendo sempre più poveri lavoratori e pensionati , senza futuro giovani e precari.
NON POSSIAMO ASSISTERE IN SILENZIO A QUESTO PROGRAMMATO MASSACRO
NON FACCIAMOCI INGANNARE DAL RICATTO DELLA GUERRA – che già toglie risorse alla popolazione per destinarle all’invio di armi in Ucraina e al riamo Nato – C’E’ BISOGNO SUBITO DI DISCUTERE NELLE ASSEMBLEE DI POSTO DI LAVORO E TERRITORIO, DI TUTTO QUELLO CHE BOLLE IN PENTOLA:
– PER GIUNGERE NEI TEMPI GIUSTI AD UNA MOBILITAZIONE PER NON SOCCOMBERE E NON SUBIRE L’ATTACCO ALLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA;
– PER CONDIVIDERE UNA PIATTAFORMA SEMPLICE E CONVERGENTE, FATTA DI ” PIU’ SALARIO E MENO ORARIO” “NESSUN LICENZIAMENTO E LAVORARE MENO, TUTTI”
“REDDITO UNIVERSALE E PENSIONI DIGNITOSE”
” NO PRIVATIZZAZIONI E TUTELA BENI COMUNI”,
“FUORI DAL FOSSILE E COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI”.
NON UN PASSO INDIETRO NELLA DIFESA DEI DIRITTI, AVANTI TUTTA!
Roma 3 giugno 2022
COBAS Lavoro Privato