Rinnovo CCNL Igiene Ambientale, a lavoratori e lavoratrici la miseria di due spicci!

Nonostante che l’Istat abbia di recente evidenziato che negli ultimi trent’anni i salari in Italia siano diminuiti del 3%, mentre nel resto d’Europa sono addirittura aumentati dal 6 al 130%, nel comparto della Igiene Ambientale le associazioni datoriali con la complicità di CGIL, CISL, UIL e FIADEL hanno sottoscritto un rinnovo di contratto che definire una schifezza è un eufemismo. Non sono bastati i sacrifici fatti da lavoratrici e lavoratori per tutto il periodo pandemico, sia in termini di salute e sicurezza, sia in termini economici. Sacrifici per giunta aggravati in questo ultimo periodo dagli eventi bellici tra Russia e Ucraina che hanno aumentato a dismisura le spese per la luce, l’acqua, il gas e per le materie prime in generale. Ebbene no, per datori e sindacati tutto ciò è trascurabile, tanto che l’adeguamento economico ottenuto per gli operatori e delle operatrici della Igiene Ambientale è poco meno di 1 euro di al giorno! Mentre gli Enti bilaterali incamerano milioni di euro e proseguono, anche con questo rinnovo contrattuale, ad essere foraggiati a discapito delle buste paghe. Tuttavia, come è ben noto ai più, all’interno di questi Organismi paritetici siede una congrega di burocrati mista tra datori e sindacalisti di CGIL, CISL, UIL e FIADEL, che nei fatti gestisce una parte degli aumenti salariali che sarebbero invece dovuti finire nelle tasche dei legittimi proprietari ossia lavoratrici e lavoratori. 

Nel frattempo anche su precarietà, appalti, salute e sicurezza nulla è stato fatto, e su flessibilità e classificazione del personale tutto è posticipato al prossimo step, ma datori e sindacati complici hanno la faccia tosta di festeggiare e far passare questo ennesimo rinnovo al ribasso come un evento storico epocale. Quindi a breve CGIL, CISL, UIL e FIADEL si appresteranno ad avviare le consultazioni farsa dove chiederanno, ai lavoratori e alle lavoratrici, di firmare una cambiale in bianco per chiudere questo contratto “spezzatino” dopo ottobre. 
Noi Cobas invece, invitiamo  le lavoratrici e i lavoratori a respingere nelle future consultazioni questo rinnovo bidone e ad unirsi a noi per costruire un nuovo percorso di rivendicazioni sindacali che restituisca dignità e valore al lavoro e alle persone!

COBAS IGIENE AMBIENTALE.
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