Dal 29 settembre dura il blocco di Filt-CIGL e COBAS ai siti Arcese di Torino-Rivalta e di Rovereto.
Domani 9 ottobre ci sarà l’incontro con Arcese, ma all’Anita ( associazione datoriale di Arcese), dove si presume se ne uscirà, come nell’incontro del 29 settembre, con le solite indecenti affermazioni di chiusura di tutti i piazzali e di 120 esuberi su 180. Che in realtà non possono essere 180 dato che con la mobilità (incentivata anche fino a 23 milioni di euro) se ne sono andati via una cinquantina d autisti: nel 2009 erano 751, ora sono rimasti 81. E intanto Arcese ha assunto 40 impiegati (tra cui sei della cervelloni della Bocconi) per utilizzarli come personale addetto alla distribuzione delle trasferte… alla faccia della presunta mancanza di lavoro.
In realtà il piazzale di Rovereto non chiuderà affatto perchè diventerà la base di afflusso di autisti dell’est che costano un quinto dei nostri italiani. E d’altronde la strategia di Arcese di Arcese è ormai in sviluppo verso l’Est fino alla Russia.
Agli autisti italiani sono stati tolti sempre più i mezzi ( trattori e rimorchi) mentre un centinaio di mezzi appena comprati prendeva la strada per Arcese Slovenko, altri venivano venduti non solo a padroncini trazionisti ma addirittura ad altre ditte e quelli usati si possono vedere esposti nelle concessionarie. Così, mentre di lavoro ce n’è in abbondanza, Arcese ha giustificato il ricorso alla cassaintegrazione che dura da due anni.
COBAS ARCESE RIVALTA (To) e CORBETTA (Mi)
Torino 08.10 2014
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