Uniti e solidali contro il licenziamento di Riccardo Cristello e degli altri lavoratori ex Ilva sospesi per aver condiviso con un “post” sui social la puntata della fiction televisiva “Svegliati amore mio”, che rappresenta un dramma simile a quanto vive quotidianamente la popolazione tarantina.
Un licenziamento odioso, assurdo, illegale, attraverso il quale il padronato continua a colpire le libertà fondamentali in fabbrica e financo nel privato, complici le istituzioni prone a questa logica dominante.
Un provvedimento vendicativo rivolto contro l’intera classe lavoratrice e la popolazione che soffre la drammaticità della salute negata, del ricatto del lavoro, del bavaglio a manifestare il proprio pensiero.
Questa vicenda per ultimo, merita la più ampia ed inclusiva risposta conflittuale per impedire che prevalga nella società il dispotismo e il sopruso, anche per far recedere Ancelor Mittal dal licenziamento e dalla repressione, a maggior ragione dal momento che lo Stato Italiano ne è divenuto proprietario.
NESSUN LICENZIAMENTO È GIUSTIFICATO: MEN CHE MAI “PER AVER MESSO IN CATTIVA LUCE L’EX ILVA”!!! RICCARDO DEVE RIENTRARE IN FABBRICA.
Roma 15.4.21
COBAS Lavoro Privato